Consigli, stile & design
Serramenti belli e sicuri: come scegliere il vetro più adatto
Negli odierni serramenti, i vetri rappresentano la maggior parte della superficie totale. Rispetto al passato, le evoluzioni tecnologiche hanno creato una notevole varietà di materiali. Vediamone alcuni, al fine di valutare appieno un immobile.
Il vetro normale, denominato “float”, è una lastra che non ha subito ulteriori lavorazioni dopo la realizzazione. La sua resistenza alle rotture è minima e quella agli sbalzi termici molto limitata. In caso di rottura è particolarmente pericoloso.
Il vetro stratificato, conosciuto anche come “Visarm”, è composto da lastre di vetro assemblate tra loro mediante una o più pellicole trasparenti intercalari in Pvb. La sua resistenza è più elevata del classico vetro ricotto. In caso di rottura, i frammenti di vetro non si staccano dall’insieme, almeno per un determinato periodo di tempo o fino a un certo livello di carico, permettendone la sostituzione in sicurezza.
Il vetro temperato è stato sottoposto a un trattamento che ne aumenta la resistenza alle rotture e agli sbalzi termici. In caso di rottura, si frantuma in tantissimi pezzi, evitando ferite dovute a schegge di vetro taglienti.
Ogni tipo di vetro è riconoscibile da sigle apposte su esso. Ad esempio, 4T indica una lastra di 4 mm di vetro temperato, mentre 4 indica una normale lastra di vetro float.
La vetrocamera prevede due o più vetri distanziati tra loro da un telaio perimetrale. Le canaline distanziali possono essere in warm edge (bordo caldo) o in alluminio. Altre varietà di vetro sono: selettivo, basso emissivo, acustico e antisfondamento.