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Aumento dei tassi sui mutui: cosa cambia nel mercato immobiliare?
Negli ultimi mesi, a partire dalla seconda metà del 2022, stiamo assistendo ad un aumento significativo dei tassi di interesse sui mutui per l’acquisto di immobili. La cosa inevitabilmente sta suscitando preoccupazione tra chi vuole comprare casa.
In questo articolo analizzeremo gli effetti dell’aumento dei tassi sui potenziali acquirenti e sul mercato immobiliare in generale.
Partiamo dal principio: perché i tassi di interesse sui mutui stanno aumentando così repentinamente?
Il principale fattore che ha portato all’aumento è l’inflazione, ovvero la crescita dei prezzi dei beni e servizi nel tempo. Quando l’inflazione aumenta, la BCE (Banca Centrale Europea) tende ad alzare i tassi di interesse per frenare la spesa eccessiva e incentivare il risparmio.
La BCE aveva iniziato ad aumentare i tassi nell’estate 2022 (+0,5% il 27 luglio) e da quel momento si sono susseguiti una serie di rialzi nei mesi successivi: 14 settembre (+0,75%), 2 novembre (+0,75%), 21 dicembre (+0,5%), 2 febbraio (+0,5%) e 16 marzo 2023 (+0,5%).
Ma quali sono gli impatti di questi aumenti per chi cerca di acquistare casa? La prima conseguenza è che non sarà più un “mutuo per tutti”. Molte famiglie dovranno rinunciare al grande sogno del mattone e aspettare tempi migliori. Altri invece vedranno crollare il proprio potere d’acquisto. I dati sono inequivocabili. Rispetto a un anno fa, chi acquista casa col mutuo è costretto a ridurre di molto le pretese.
Facciamo un esempio pratico: Un acquirente che a gennaio 2022 poteva permettersi una rata tra i 500 e i 550 euro, riusciva ad accedere ad un immobile del valore di 200mila euro (a fronte di mutuo a 30 anni corrispondente all’80% del valore della casa). Oggi, considerando che i tassi bassi sono lievitati dall’1,17% ad un range tra il 3,5 e il 4%, lo stesso acquirente, a parità di rata, può permettersi un immobile da 145 mila euro. Questo significa che il suo potere di acquistare è sceso del 27% in poco più di un anno.
Tutto ciò che impatto avrà sul mercato immobiliare? Con requisiti di credito più restrittivi ci sarà inevitabilmente una diminuzione della domanda di case. Ma quando ci sarà una stabilizzazione dei tassi di interesse? Sicuramente non nell’immediato, dato che la BCE sta “navigando a vista”, prendendo decisioni sui tassi in base all’evolversi dell’inflazione. Tuttavia, secondo il report ABI (Associazione Bancaria Italiana), nel 2024 dovrebbe esserci una stabilizzazione intorno al 3%. Ma si tornerà mai ai minimi storici del 2021? Secondo Alessio Santarelli, Direttore Generale Broking del Gruppo Mutui Online, bisognerà dimenticarsi dei tassi all’1%e abituarsi a questa “nuova normalità”.
Di contro, però, con i tassi a livelli storicamente normali, le banche apriranno le loro porte e avranno più attenzione verso i clienti rispetto a due anni fa quando, con i tassi ai minimi storici, erano inondate da richieste ed era semi-impossibile parlare con un consulente.