Floriani e Capra: «Nelle locazioni le agenzie sono sempre più un importante valore aggiunto»

 «Il mercato delle locazioni è, allo stato attuale, un mercato vivace, caratterizzato da una domanda in crescita mossa da una locazione che non è, oggi, solo una necessità, ma diventa anche una scelta di vita, seppur momentanea». È l’osservazione di Fabrizio Floriani e Ivan Capra soci dello Studio Floriani e Capra, che opera in via IV novembre 150 a Piacenza.

«Il 7% circa di potenziali acquirenti, infatti, secondo i dati Nomisma, ha modificato le proprie prospettive abitative scegliendo l'affitto in sostituzione dell'acquisto. Si tratta di utenti “ibridi” nei quali non si è consolidata negli anni una mentalità da conduttore puro, idealmente contrapposta a quella del proprietario. I confini si sfumano e le tensioni diminuiscono. L'aumento dei tassi di interesse, la pesantezza della rata di mutuo e una diminuzione del potere d'acquisto modificano gli scenari e le scelte di una classe sociale molto diffusa che, nel timore di non farcela nel tempo a sostenere il peso di un finanziamento a lungo termine, si sposta per scelta in un mercato parallelo, quello della locazione».

Dall’altra parte il momento mette in luce un’offerta di immobili che cala sull’onda del passaggio, per una parte dei proprietari, al segmento degli affitti brevi, in vista di una maggior remunerazione o di una maggior facilità nel rientro in possesso dell’immobile. Si tratta comunque di un grande bacino d’utenza, fortemente sottovalutato in passato da molti operatori, che riemerge con forza portando con sé la necessità di gestirlo in modo professionale. Per l’Agenzia Floriani e Capra il mercato dei prossimi anni si baserà sulla qualità, respingendo soggetti, prodotti ed operatori inadeguati.

«Le Agenzie dovranno attrezzarsi per offrire servizi sempre più competenti, consulenziali e professionali nel comparto dei rapporti di durata quali quelli che si instaurano con un contratto di locazione, guadagnandosi un ruolo di importante valore aggiunto in un comparto non solo non minoritario, ma propedeutico a quello della vendita o comunque a essa strettamente legato».